Capelli biondi, pelle bianca con a volte macchie nere, occhi socchiusi perché sensibili alla luce; ecco le prime caratteristiche che si notano quando si incontrano persone affette da albinismo. Però questa anomalia congenita, che altera la pigmentazione e provoca una totale o parziale deficienza di melanina, è una vera e propria maledizione per gli africani.
Infatti, gli albini africani sono persone emarginate dalla società. Un marito può buttare fuori moglie e figlio se la povera ha la sfortuna di dare alla luce un bambino albino. Le loro sofferenze, però non si limitano solo a questo. In Mali, in Senegal e in altri paesi dell’Africa nera, vengono registrate da 15 a 30 scomparse all’anno di persone affette da albinismo. Gli uomini, a volte anche le donne, sono perseguitati e rapiti da bracconieri che li vendono vivi o morti al miglior offerente. Si tratta di un vero e proprio traffico umano. Gli acquirenti li squartano e prendono i loro organi perché, secondo alcune credenze locali, questi organi hanno dei poteri magici. I meno coraggiosi, invece, si limitano a corteggiare le donne albine in modo da avere dei rapporti sessuali con loro.
Il sole e i suoi raggi ultravioletti sono un grave pericolo per gli albini. I bambini albini che nascono nelle famiglie povere sono molto spesso soggetti al cancro della pelle poiché non ricevono le cure e le protezioni adatte. Questo, insieme a tante altre difficoltà, fa sì che non giungano all’età adulta. I fortunati, che nascono in famiglie benestanti, ricevono le cure adatte e giungono all’età adulta, ma poi si pone il problema del matrimonio, sopratutto per le donne. Sono maggiormente vittime di abusi sessuali o di uomini con intenzioni sbagliate.
La maggior parte degli albini è affetta da oculocutaneous albinism, malattia che comporta una riduzione dell’acutezza visiva. Questo disturbo costituisce un vero handicap per lo sviluppo scolastico degli albini. Alcuni si fanno forza e proseguono con gli studi e altri, come il famoso cantante e musicista maliano Salif Keïta, imparano a usare con maestria gli altri sensi.
Salif Keïta non è l’unico albino ad avercela fatta. Diandra Forrest, l’albina dagli occhi verdi, viene scoperta dal giovane fotografo Shameer Khan. Dopo due mesi di test e di apprendimento, diventa la prima modella albina ad essere assunta da una delle più grandi agenzie per modelli del mondo, Elite Models NY.
Queste due celebrità si impegnano attivamente nella lotta contro le discriminazioni e le mutilazioni degli albini.
Andress Kouakou