I droni, veicoli radiocomandati con pilota remoto, stanno acquisendo campo nella società moderna e occupando spazio nella stampa informatica nel corso dell’ultimo anno. Molto utilizzati per le riprese video aeree e per iniziative virali, come ad esempio il caso di Amazon Prime Air, trovano larga applicazione in molte delle attività civili: dal controllo del territorio al monitoraggio dei criminali, dall’analisi dei terreni alla ricerca di dispersi dopo una calamità naturale.
L’ultimissima viene da Abidjan, capitale della Costa d’Avorio, dove la Compagnia elettrica ivoriana (CIE) ha istituito un’accademia per il pilotaggio dei droni. Lo scopo del corso offerto è quello di formare piloti in grado di monitorare dalle console oltre 25 mila chilometri di piloni e linee elettriche ad alta tensione.
I corsi sono controllati dal gruppo francese Eranove, da sempre in prima fila in Africa occidentale nella fornitura non solo di energia ma anche di acqua. Attualmente la Costa D’avorio è una delle piu grandi fornitrici di corrente dell’Africa occidentale. Rifornisce infatti Ghana, Togo, Burkina faso, Mali e Liberia.
I droni consentiranno l’ispezione delle infrastrutture e garantiranno la sicurezza in modo molto più organizzato, allo stesso tempo consentiranno l’ottimizzazione dei costi e delle spese. Secondo i calcoli degli ingegneri di Eranove, per acquistare un elicottero servono 500 mila euro e bisogna spenderne circa 1200 per ogni ora di volo. Un drone costa invece tra i 2 mila e i 100 mila euro e la manutenzione e’ particolarmente economica. Con i corsi si prevede di formare subito 20 piloti e uomini per la sorveglianza di linee e piloni. Non solo gli studenti impareranno a pilotare i droni, ma anche ad assemblarli e ripararli. Verranno anche istruiti sull’uso di diversi software per analizzare le immagini e i dati raccolti, così come la geolocalizzazione e le mappature.
L’accademia dei droni non serve solo al settore elettrico, anzi offre anche l’opportunità di creare nuove startup in Africa occidentale che beneficeranno di tecnologie: dell’agricoltura alle miniere.
Niamke N. Lynda