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"La cultura non fa le persone. Sono le persone a fare la cultura. Il razzismo non dovrebbe esistere, però non vinci un biscotto se lo combatti" - Chimamanda Ngozie Adichie

Donne che hanno segnato la storia africana: Le Amazzoni del Dahomey

A febbraio, sono state tante le femmine che hanno sognato di diventare Dora Milaje, la squadra di donne armate che assicurava l’ incolumità del sovrano di Wakanda nel famosissimo film della Marvel: Black Panther. La loro forza, i loro costumi e la loro fedeltà nei confronti di T’Challa hanno suscitato l’ammirazione delle donne nere, ma sapete da chi si è ispirato lo scrittore Priest per creare le guerriere del Wakanda? Dalle Mino del regno del Dahomey (l’attuale Benin) chiamate anche le Amazzoni del Dahomey.

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Bandiera del regno di Dahomey

La regina Tasi Hangbè, figlia del re fondatore del regno di Dahomey, Aho Houegbadja e sorella gemella del quarto re Houessou Akaba, fu la creatrice del corpo delle amazzoni come esercito guerriero con armi professionali. Durante una battaglia contro il popolo di Ouèmènou, travestita da suo fratello gemello defunto, prese il commando dell’esercito. Questo le costò il trono perché venne costretta ad abdicare dai sostenitori del fratello minore, il re Agadja. La regina venne cancellata dalla lista dei sovrani del Dahomey.
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Fu il nono re del Dahomey, Ghezo, a dare una grande importanza all’esercito aumentando il suo budget e migliorando la sua organizzazione. Le Mino, che contavano tra 4000 e 6000 donne, furono allenate, vestite con una divisa comune e armate con fucili danesi, ottenuti dal commercio degli schiavi. Diventarono così l’esercito più temuto di quei tempi. Combattevano raramente, ma valorosamente. Ubbidivano a una sola regola: Uccidere senza preoccuparsi della propria vita. Le Amazzoni, infatti, decapitavano senza pietà i loro prigionieri.
Mino in lingua fon significa “madri”, ma anche “mogli”. Infatti, le Mino erano soprannominate “mogli del re” perché erano vergini e facevano un voto di castità prima di entrare nell’esercito. Erano consacrate al re e proteggevano il trono. Erano un esempio di femminismo. Si consideravano più forti e più coraggiose degli uomini.

“Uomini, restate! Restate nei villaggi e fate crescere il mais. Ci pensiamo noi alla guerra!”

Nel 1890, con l’aiuto delle Amazzoni, il re Behanzin iniziò a combattere le forze francesi durante la prima guerra del Dahomey. Il 26 ottobre del 1892, dopo aver sconfitto l’esercito regolare del re Ghezo, è con tanto stupore che i francesi vennero bloccati, a 50 chilometri da Abomey, da un esercito femminile. La battaglia durò quattro ore, le Amazzoni si vedevano morire, ma continuarono a lottare fino all’ultimo. Malgrado l’impegno dell’esercito, la Francia sconfisse il Dahomey e lo pose sotto protettorato francese il 17 novembre del 1894. Questa sconfitta segnò la fine delle Mino e del regno del Dahomey. L’ultima delle Amazzoni morì nel 1979.

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Mino, durante un soggiorno a Parigi

Andress Kouakou

Di Andress Kouakou

Dottoressa in Mediazione linguistica e in Giornalismo e cultura editoriale, Andress Kouakou è nata in Costa d'Avorio dove ha trascorso una parte della sua adolescenza. Si è poi trasferita in Italia, all'età di 14 anni tramite ricongiungimento famigliare, dove ha proseguito la sua formazione scolastica. Prima di abbracciare il sogno delle parole, aveva scelto l'ambito meccanico nel quale ha conseguito il diploma. Un perito meccanico che sceglie le lingue, possiamo dire che la sua è una vera e propria riconversione ;) Ha così concluso il suo percorso universitario con un tirocinio a Parigi in una web radio dove ha acquisito competenze orali e tecniche.

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