• Ven. Mar 28th, 2025

FARAFINA'S VOICE

"La cultura non fa le persone. Sono le persone a fare la cultura. Il razzismo non dovrebbe esistere, però non vinci un biscotto se lo combatti" - Chimamanda Ngozie Adichie

Quante volte vi è capitato di trovarvi mani estranee tra i vostri capelli dopo un “oh ma che bei capelli che hai!”? Beh io quasi sempre! Che siano sciolti o intrecciati in qualche super acconciatura, noi african ladies troviamo sempre qualcuno per ammirare i nostri capelli.
Ma qual è la storia dei capelli naturali afro? Tutto parte ovviamente dall’Africa. L’afro, generalmente definito riccio, crespo, wooly, kinky o nappy è il risultato dell’evoluzione dei capelli del popolo africano, a difesa dalle condizioni climatiche. Questo vuol dire che a seconda della collocazione geografica, cambiano i tipi di Riccio e le differenze sono osservabili nella struttura, nella densità e nella velocità di crescita. In comune hanno, però il fatto di proteggere il cuoio capelluto non crescendo verso l’esterno come nei caucasici, ma assumendo una forma aggrovigliata. Seguendo la classificazione delle tipologie di capelli proposta da Andre Walker (hair stylist), si distinguono tre tipologie di afro, con meravigliosi riccioli che diventano man mano più stretti e difficili da gestire.
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  • 4a ricci fini e abbastanza morbidi e gestibili
  • 4b ricci a forma di Z che hanno la tendenza ad accorciarsi in lunghezza (fino a 75%) quando sono asciutti; si parla di “shrinkage”. Basta tirare leggermente una ciocca per notare quanto si possa allungare un capello Afro
  • 4C ricci a spirali praticamente invisibili, simile al cotone, che si aggrovigliano sempre se non curati nel modo adeguato. Questa categoriauò variare da capelli sottili molto morbidi a capelli particolarmente spugnosi con ciocche compatte.

Nel XV esimo secolo, i capelli  erano una sorta di carta d’identità; fornivano infatti informazioni come l’età, l’etnia, lo status sociale, la religione, se si è celibe o nubile e  presso alcuni popoli erano considerati il mezzo per comunicare con Dio. Questo aspetto spirituale è tutt’oggi forte come credenza, infatti nei riti vudù le ciocche di capelli sono l’ingrediente essenziale per la riuscita del rito. Accuratamente curati visto le implicazioni sociali, i capelli erano una parte significativa della vita della comunità.

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1868 circa, donna dell’isola Nosy Be, in Madagascar

Capelli densi, spessi, puliti e ben curati erano qualcosa di molto ammirato e ricercato e tutt’ora lo sono ancora!
Personalmente ho sempre custodito o meglio nascosto la bellezza dei miei natural hair in treccine, twist, dreads e tanto altro. L’altra cosa che caratterizza gli africani è l’immensa fantasia nel creare acconciature con le treccine.
Diversi l’uno dall’altro, quello che accomuna i capelli afro è che non sono facili da gestire e bisogna tenerli costantemente idratati con prodotti specifici. La scelta dello shampoo è a dir poco un passo fondamentale: deve contenere ingredienti nutrienti, come l’olio di avocado, cocco E ricino, che i nostri capelli gradiscono. Da questo punto di vista i prodotti a base di burro di karitè sono i migliori!
Niamke N. Lynda

Di Lynda Niamke

Dottoressa in Lingue e culture per l’editoria e in Giornalismo e cultura editoriale. Nata in Costa d'Avorio trasferitasi in Italia all'età di 8 anni, vi ha seguito tutta la sua formazione scolastica. L' amore per l'Africa, la port a fare un'esperienza in Ghana, dove perfeziona quelle che sono le sue conoscenze e competenze orali e tecniche nell'ambito del giornalismo.

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