Il ginecologo congolese Denis Mukwege è stato consacrato premio Nobel per la pace in onore della sua lotta contro le violenze e gli stupri femminili di massa in tempi di guerra. Il suo ospedale il Panzi hospital fondato nel 1998, in Congo, ha curato più di 50 mila donne vittime di mutilazioni. Mukwege “ripara” le donne mutilate e quelle che hanno subito l’escissione della clitoride.
Nato il primo marzo 1955, Mukwege è un ginecologo e attivista della Repubblica democratica del Congo. Studia Medicina in Burundi, poi si trasferisce in Francia all’università di Angers per specializzarsi in Ginecologia e Ostetricia.
Il 26 novembre 2014, riceve il Premio Sakharov per la libertà di pensiero a Oslo. Durante la sua premiazione, si esprime sulle violenze nella sua patria con un discorso particolarmente toccante.
“Come ogni essere umano, vorrei poter non menzionare più crimini odiosi, i quali sono vittime i miei simili. Ma come faccio a tacere quando in più di 15 anni, vediamo ciò che addirittura un occhio da chirurgo non riesce ad abituarsi a vedere? Come faccio a tacere quando sappiamo che questi crimini contro l’umanità sono pianificati un movente a sfondo economico? Come taccio quando queste stesse ragioni economiche hanno condotto all’uso dello stupro come strategia di guerra? Ogni donna stuprata, la identifico a mia moglie. Ogni madre stuprata, la identifico a mia madre et ogni bambino stuprato, lo identifico ai miei figli. Come possiamo tacere? Quale essere umano dotato di una coscienza tacerebbe quando gli portano un bebè di 6 mesi la quale vagina è stata distrutta o dalla penetrazione brutale di un adulto, o da oggetti smussati o da prodotti chimici? Nel mio paese, ci sono migliaia di donne stuprate e altrettanto migliaia di bambini concepiti da stupri, in più di milioni di esseri umani morti in seguito ai conflitti. Questo premio avrà significato per le donne stuprate solo se ci portate sul sentiero della pace, della giustizia e della democrazia. Lo dedichiamo quindi a tutte le sopravvissute di violenze sessuali in Repubblica democratica del Congo e nel resto del mondo. Siamo convinti che il cambiamento avverrà tramite queste donne coraggiose e determinate che sono da sempre le nostre fonti d’ispirazione”.
Andress Kouakou
