All’inizio del ventesimo secolo, in Congo, viene scoperto un virus che causa l’indebolimento delle difese immunitarie che si è trasmesso dalla scimmia all’essere umano.
Nel 1981, il mondo scoprì L’AIDS, cioè la malattia venerea causata da quel virus, con i primi casi evidenziatisi nelle comunità omosessuali negli Stati uniti. La mortalità associata all’HIV ha segnato per sempre la fine del secolo. È nel tentativo degli studiosi di capire questa nuova malattia che si distinse Souleymane Mboup.
Nato nel 1951, Souleymane Mboup ha avuto una formazione militare e ha ottenuto il suo diploma in farmacia nell’attuale università Cheikh Anta Diop di Dakar. Si è in seguito laureato in microbiologia all’Institut Pasteur e all’Università Tours di Francia. Tornato in Senegal, ha iniziato ad insegnare e fare ricerche nel suo piccolo laboratorio. Analizzando alcuni prelievi sanguigni di prostitute senegalesi, si è accorto che l’HIV di quelle donne era diverso da quello conosciuto finora.
Mboup ha dunque allertato gli scienziati occidentali e si è recato negli Stati Uniti con alcuni campioni da analizzare. Nel 1985, viene identificato l’HIV di tipo 2, il giovane Mboup aveva allora 34 anni. Più avanti si scopre che il tipo 2 esiste solo nell’ Africa dell’Ovest ed è meno pericoloso del tipo 1.
Il governo senegalese, con l’aiuto di Mboup, ha lanciato un programma di prevenzione contro l’HIV negli anni 80 e oggi Il Senegal è uno dei paesi africani con meno malati di AIDS.
Il Professor Mboup ha pubblicato più di 300 articoli e 18 libri sulle malattie infettive ed è uno degli scienziati africani della sua generazione con più riconoscimenti.