In Africa, gli insulti sono una normalità, il pane quotidiano delle popolazioni. Tra amici, ci si insulta amorevolmente. A scuola, ci si organizzano delle gare di insulti ogni venerdì pomeriggio. Questa pratica è stata esportata nelle Americhe e la conoscete come il gioco di “tua mamma è talmente …“.
Parlando di mamme, loro hanno un modo tutto loro di insultare i loro figli. Dai rumori bucali alle espressioni visive significative, le madri sono il genitore più temuto negli anni di terza infanzia. I loro insulti fanno parte della cultura africana. Ecco a voi, alcuni di questi famigerati modi di dire materni.
Quando torni dal mercato e le chiedi “mamma, dove vuoi che ti metta la roba?”, lei urla dall’altra stanza “mettila sulla mia testa“.
Quando la sera le dici che ti fa male la testa, ti risponde con un “dopo aver girato in tutta la città sotto il sole, mi vieni a dire che stai male? Aspetta tuo padre“.
Quando torni a casa dopo i risultati di un esame e le annunci, con orgoglio, che sei il secondo classificato, ti dice “quello che è stato classificato primo, ha due teste per caso?“.
Quando finisci di mangiare e le dici che non sei sazio e ne vorresti ancora, ti informa che ” non sei l’unico ad avere una pancia in famiglia e che se proprio hai ancora fame, potresti mangiare lei“.
Quando ti sta dando una lezione e piangi, ti chiede di “ingoiare il pianto“.
Quando fai qualcosa di brutto e la fai arrabbiare, urla ” io non ho ucciso mia madre quindi non mi uccidere“, o “ti ho portato per nove mesi e ti ho partorito, ho fatto così male per meritare la morte?”.
Quando le chiedi di restituirti i soldi che ti ha chiesto in prestito, ti guarda e fa ” tutto il cibo che hai mangiato da quando sei nato, pensi di potermelo restituire?“.
La cosa bella è che dopo tutti questi insulti, ti guarda con amore, ti complimenta per i tuoi successi, ti consiglia, ti insegna come trarre lezioni dagli insuccessi, ti giura di essere presente per te fino alla morte e ti ama. Lunga vita a tutte le madri del mondo!
Andress Kouakou