Tra i tanti mali che l’Africa deve combattere c’è anche quello delle droghe. Non si tratta delle comuni Hashish, cocaina, cannabis, che vengono anche tagliate in Africa,vendute ed esportate (e quindi care per i giovani localmente), ma parliamo di abusi di prescrizioni mediche. Una volta i giovani sniffavano benzina per sballarsi (in Guinea) ma ora abusano di antidolorifici e della codeina.
Due anni fa era scoppiato il caso Tramadol in Ghana. Il tramadol è un analgesico della categoria degli oppiacei di natura sintetica che viene prescritto in casi di problematiche serie. I ricercatori e i medici non conoscono l’esatto meccanismo d’azione del farmaco, ma dopo anni di studio si è capito che l’effetto è uguale a quello della morfina. Come la morfina, si lega ai ricettori cerebrali per cancellare il senso di dolore. Come gli altri narcotici usati per il trattamento del dolore, i pazienti che assumono Tramadol possono abusarne diventarne dipendenti da esso. Ma la cosa è andato oltre. Ad abusarne non sono solo pazienti, ma giovani ragazzi in perfetta salute che pur di avere più energia per lavorare oltre il loro limite o semplicemente sballarsi in compagnia trovano rivenditori e farmacisti ben più che disposti a smerciarli senza prescrizione. Questo farmaco ha una storia molto travagliata e una reputazione controversa al punto tale che, non solo in Ghana ma anche in molti Paesi è stato ritirato dal mercato e dichiarato illegale.
Dalla Nigeria invece arriva una nuova tendenza: l’abuso dello sciroppo da gola mischiato alla codeina, un’altro oppiaceo. La droga più famosa tra le strade notturne della Nigeria sembra aver messo radici nella città di Kano (nel nord della regione), dove milioni di bottiglie vengono consumate giornalmente. Generazioni di nigeriani si lasciano andare all’abuso di sciroppi che costano solo 50 centesimi di dollari americani. E’ molto facile abusare della codeina, e l’uso prolungato di questa sostanza porta dall’insufficienza degli organi alla schizofrenia. Molte farmacie e molti rivenditori con licenza alimentano il mercato nero, ben sapendo il 99,9% delle bottiglie finisco tra le mani di giovanissimi. Grazie a Sweet sweet codeine, un reportage di Ruona Meyer, reporter di Africa Eyes, il governo ha dichiarato illegale gli sciroppi di codeina, arrestato molti rivenditori sequestrando e bruciando le bottiglie. Il reportage è diventato un film l’anno scorso e ha fatto il giro della nazione generando così una consapevolezza e presa di coscienza di quello che succede tra i giovani.
Niamke N. Lynda