La più antica madre dei popoli si è vista depravata e umiliata dall’uomo bianco. Ricca e povera allo stesso tempo è stata testimone della morte di molti suoi figli ieri così come oggi per mano della fame, delle guerre e delle condizioni climatiche. Ma ancor più peggio ha perso il suo orgoglio.
Le differenze tra i paesi industrializzati del Nord e quelli in via di sviluppo sono una realtà palpabile in questo mondo globalizzato. Lo squilibrio tra nord e sud in termini economici ha però un parallelismo nella dimensione comunicativa: le immagini che i media trasmettono sui così detti paesi del terzo mondo sono fortemente stereotipate. Si costruiscono delle rappresentazioni stereotipate e a volte catastrofiche per elemosinare l’assistenzialismo. Quello che si mostra è solo una faccia della medaglia. È vero si che la fame, le malattie, la malnutrizione, le sofferenze sono una realtà, ma L’Africa non è solo questo. L’Africa è anche ricchezza territoriale, culturale e spirituale. È fatta di splendidi boschi, parchi nazionali, spiagge limpidissime, di un mosaico di popoli che conservano tradizioni ancestrali, lingue e culture degli antenati. Musica, balli e strumenti musicali unici al mondo. L’Africa deve smettere di essere vista come un continente sommersa da guerre e conflitti, in cui stiano tutti morendo di fame e malattia perché non è solo questo perciò è molto importante impegnarsi con l’altra faccia della medaglia. E’ dunque giunto il momento per noi giornalisti professionisti e free lance africani di usare la voce d’Africa per raccontare la vera storia dell’Africa.