Una sera, la cena di Korede viene interrotta da una chiamata nervosa di sua sorella Ayoola. Korede sapeva cosa fare: candeggina, guanti in latex, nervi saldi e uno stomaco di ferro. Questo è il terzo ragazzo contro il quale Ayoola ha dovuto difendersi, secondo le sue parole ed è il terzo corpo che Korede deve far sparire. Dovrebbe andare alla polizia, ma ama troppo sua sorella e come si suol dire, la famiglia è sempre la famiglia. Le cose iniziano però ad incrinarsi quando Ayoola inizia a frequentare Tade, il medico dal quale Korede lavora come infermiera e di cui è segretamente innamorata. Che fare? Salvare uno vuol dire sacrificare l’altro
Questo è un intelligente, sarcastico (per alcuni tratti) e provocante thriller che contorce la mente del lettore che cerca di capirci qualcosa sulla storia delle due sorelle: Korede un’antisociale infermiera non molto attraente e Ayoola bellissima ragazza (forse con problemi mentali? a voi scoprirlo) che fa una strage di cuori.
Interessantissimo è lo scopo del romanzo: far riflettere sulle cose che riteniamo importanti nella nostra vita, come la famiglia e il legame tra fratelli.