• Dom. Dic 1st, 2024

FARAFINA'S VOICE

"La cultura non fa le persone. Sono le persone a fare la cultura. Il razzismo non dovrebbe esistere, però non vinci un biscotto se lo combatti" - Chimamanda Ngozie Adichie

Quando si è immigrati, si vive nel paese degli altri. Anche quello che un tempo era il tuo paese, diventa il paese degli altri. Nel romanzo della Slimane, tutti vivono in un paese che non è il loro: i coloni francesi, ospiti indesiderati del Marocco, i soldati che sono costretti a vivere in un territorio ostile e i contadini che lavorano terre che non gli appartengono. Ma sono soprattutto le donne, costrette a vivere nel paese degli uomini, a dover lottare per la loro emancipazione.

Siamo nel 1947 quando Mathilde, una giovane e bella ragazza che lascia l’Alsazia per seguire Amin, l’uomo bello e sensibile che ama, in Marocco, un paese che lei ha sempre saputo essere esotico. Non sempre però quello che ci aspettiamo è quello che effettivamente troviamo. Mathilde, “la francese” si ritrova a condividere la casa che Amin ha ereditato dal padre, con una suocera che non parla il francese ma solo l’arabo; a imparare a vivere in un mondo pieno di regole che oltre a non capirle, non le condivide. Nonostante le loro difficoltà, l’amore tra i due è più forte che mai e da questo nascono due figli. Ma ben presto la favola viene interrotta dalla storia che bussa alla loro porta: esplode la lotta per l’indipendenza del Marrocco e Mathilde impara a fare cose che non si sarebbe mai sognata di fare, compreso curare le malattie con cui si presentavano a lei i contadini.

Poche parole sull’autrice: scrittrice e giornalista francese di origine marocchina, Leïla Slimane è stata un’inviata in Tunisia per il giornale Jeune d’Afrique e ha seguito da inviata in Tunisia la primavera araba, dove è stata arrestata e poi rilasciata. Lasciata la rivista nel 2012 ha intrapreso la non facile carriera da scrittrice. Nel 2017 ha ricevuto un premio Out d’or dell’associazione dei giornalisti LGBT per aver criticato la discriminazione degli omosessuali e la violazione del diritto delle donne al proprio corpo in Marocco. Nel novembre 2017, è stata designata dal presidente Macron, sua rappresentante personale al Consiglio permanente nell’Organizzazione internazionale della francofonia.

Di Lynda Niamke

Dottoressa in Lingue e culture per l’editoria e in Giornalismo e cultura editoriale. Nata in Costa d'Avorio trasferitasi in Italia all'età di 8 anni, vi ha seguito tutta la sua formazione scolastica. L' amore per l'Africa, la port a fare un'esperienza in Ghana, dove perfeziona quelle che sono le sue conoscenze e competenze orali e tecniche nell'ambito del giornalismo.

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