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Donne che hanno segnato la storia africana: Nana Yaa Asantewaa, la donna che lottò per la sua nazione

Yaa Asantewaa, pronunciato Yah asante wah era la regina madre di Ejisu, frazione dell’impero Ashanti ora parte dell attuale Ghana. Nel 1900 condusse la battaglia Ashanti contro l’impero brittanico noto come War of the Golden stool, la guerra dello sgabello d’oro o la guerra di Yaa Asantewaa.
Durante il regno del Nana Akwasi Afrane Opese, fratello di Yaa Asantewaa, la confederazione Ashanti era lacerata da una serie di eventi che minacciavano il futuro del popolo, compresa la guerra civile del 1883 – 1888. Con la morte del fratello nel 1894, Yaa Asantewaa fece us del suo diritto di regina madre per nominare suo nipote Ejisuhene, re di Ejisu.
Quando l’impero brittanico esiliò Ejisuhene alle isole Seychelles nel 1896 insieme al re dell’impero Ashanti Prempeh I e altri membri del governo, Yaa Asantewaa divenne la regente di Ejisu.
Dopo la deportazione di re Prempeh I, il governatore britannico della Costa d’Oro (attuale Ghana) Frederick Hodgson richiese lo sgabello d’oro, simbolo dell’impero Ashanti.
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Questa richiesta portò alla riunione dei pochi membri del governo rimasti a Kumasi, i quali discussero su come far ritornare il loro re. Difronte al disaccordo dei presenti, Yaa Asantewaa pronunciò questo famoso discorso:
Ho ora ben visto che alcuni di voi hanno paura di andare a combattere per il nostro re. Se questi fossero stati i tempi gloriosi di Osei Tutu, Okomfo Anokye e Opuku Ware I, i vari capi delle frazioni dell’impero non avrebbero mai lasciato agli stranieri portare via il loro re senza sparare un colpo. Nessun uomo bianco si sarebbe permesso di rivolgersi al re degli Ashanti come il governatore britannico ha fatto con voi questa mattina. È quindi vero che il coraggio degli Ashanti è sparito? Io non ci posso credere! Non può essere così! Mi sento in dovere di dire questo: se voi uomini Ashanti non vi metterete in prima linea, allora lo farò io! Chiamerò alla  raccolta le mie sorelle Ashanti e combatteremo i bianchi. Combatteremo finché l’ultima di noi cadrà sul campo di battaglia”.
yaa asantewaa.jpg Agli inizi di marzo 1900 i combattenti ashanti raggiunsero la fortezza dove i britannici si rifugiarono e durante la battaglia Yaa Asantewaa e 15 dei suoi consultori furono catturati e mandati in esilio alle isole Seychelles. La ribellione rappresentò la battaglia finale anglo-ashanti e vide la vittoria inglese, vittoria che portò gli inglesi a mettere l’impero Ashanti sotto il protrettorato della corona inglese.
Nana Yaa Asantewaa morì in esilio il 17 ottobre 1921 e tre anni dopo la sua morte, il 27 dicembre 1924 Prempeh I e i membri del governo esiliati furono riabilitati e ritornarono nella loro nazione. Una volta lì Prempeh I si assicurò che la paladina Ashanti venisse sepolta con onore. Il sogno di libertà dalle leggi britanniche di Yaa Asantewaa venne realizzato il 6 marzo 1957 con la dichiarazione d’indipendenza e l’unione con il Ghana.
Yaa Asantewaa è rimasta nella storia come la donna che combatté per la libertà della sua nazione.

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© 2017 kumasi – Niamke N. Lynda

Niamke N. Lynda

Di Lynda Niamke

Dottoressa in Lingue e culture per l’editoria e in Giornalismo e cultura editoriale. Nata in Costa d'Avorio trasferitasi in Italia all'età di 8 anni, vi ha seguito tutta la sua formazione scolastica. L' amore per l'Africa, la port a fare un'esperienza in Ghana, dove perfeziona quelle che sono le sue conoscenze e competenze orali e tecniche nell'ambito del giornalismo.

1 commento su “Donne che hanno segnato la storia africana: Nana Yaa Asantewaa, la donna che lottò per la sua nazione”

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