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"La cultura non fa le persone. Sono le persone a fare la cultura. Il razzismo non dovrebbe esistere, però non vinci un biscotto se lo combatti" - Chimamanda Ngozie Adichie

Alla scoperta di un popolo 5: gli Akan

In vari articoli e post della pagina Facebook, abbiamo più volte nominato il popolo Akan, ebbene oggi gli dedico un articolo.

Gli Akan sono un gruppo etnico dell’Africa occidentale composto da diverse popolazioni diffusi in Costa d’Avorio e Ghana. In Costa d’Avorio troviamo gli Abouré, Agni, Appolo, Attié, Avatie, Avikram, Baoulé, Alladian, Nzima; mentre in Ghana troviamo gli Asante, Abinghi, Abbey, Abidji, Abure, Adjukru o Adioukrou (presenti anche in Costa d’Avorio), Ahafo, Ahanta, Akuapem, Akwamu, and Akyem, Agona, Kwahu, Wassa, Fante e Bono. Tutte queste tribù hanno una discendenza matriarcale e una cultura comune.


Parlano la stessa lingua, twi, con delle numerosissime varianti nei dialetti. Hanno la stessa organizzazione socio-culturale: organizzati in regni, le cariche sono ereditarie e sono trasmesse in modo matrilineare (linea di discendenza da un antenato femminile).

Angbadz, regina madre Adioukrou (Costa d’Avorio). Foto di Angela Fisher e Carol Beckwith

Gli Akan sono inoltre caratterizzati dal sistema di denominazione legato al giorno della settimana di nascita. Un’altra cosa comune è il fatto di considerarsi una sola nazione e infatti il nome significa “Primo”, con riferimento ai termini “Illuminati e Civilizzati”. Non dimenticandomi della religione, gli Akan sono anemisti e hanno in comune 12 gruppi spiriti chiamati Ntoro o egya-bosom. Con la diffusione del cristianesimo, molti hanno aderito a questa religione, così come alla religione musulmana.

Un sacerdote dell’isola Atanafo, in stato di trance, evoca i poteri della divinità  per proteggere il re degli Astanti. Foto di Angela Fisher e Carol Beckwith

Gli Akan sono riconosciuti originari del Ghana, ma storicamente sono un popolo che migrò dal deserto del Sahara e dalle regioni Sahel dell’Africa circa nel 11 secolo. Dopo anni e anni in Ghana, alcuni iniziarono a migrare di nuovo, infatti oggi oltre al consistente gruppo in Costa d’Avorio troviamo piccoli gruppi ai confini del Benin, Togo e Burkina Faso. Troviamo traccia degli Akan anche in America. Durante il periodo del commercio triangolare, circa il 10% delle navi negriere deportarono molti Akan, in seguito alla guerra civile che ci fu tra i Fante e gli Ashanti.

Dal 17 esimo secolo gli Akan divennero uno dei più potenti gruppi etnici dell’Africa, grazie al monopolio sulle miniere d’oro e il commercio di questo minerale prezioso nella regione. Erano anche degli abilissimi orefici e tutta questa ricchezza fu attrattivo per gli europei. Purtroppo gli Akan del Ghana usarono l’oro anche per comprare schiavi dai paesi nordici da vendere e o scambiare con i prodotti dei colonizzatori europei. Nonostante questa nota negativa, bisogna anche dire che gli Ashanti combatterono contro i colonialisti inglesi in diverse occasioni per mantenere la loro autonomia (La guerra dello sgabello d’oro).

Niamke N. Lynda

Di Lynda Niamke

Dottoressa in Lingue e culture per l’editoria e in Giornalismo e cultura editoriale. Nata in Costa d'Avorio trasferitasi in Italia all'età di 8 anni, vi ha seguito tutta la sua formazione scolastica. L' amore per l'Africa, la port a fare un'esperienza in Ghana, dove perfeziona quelle che sono le sue conoscenze e competenze orali e tecniche nell'ambito del giornalismo.

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