• Sab. Giu 3rd, 2023

FARAFINA'S VOICE

"La cultura non fa le persone. Sono le persone a fare la cultura. Il razzismo non dovrebbe esistere, però non vinci un biscotto se lo combatti" - Chimamanda Ngozie Adichie

Il razzismo non batte bandiera. Miss Algeria 2019 aggredita sui social

Si è spesso parlato degli atti razzisti dei bianchi nei confronti dei neri sia nel passato che nel presente. Quello del razzismo, bisognerà dire, è un fattore innato nella specie umana e nessuno ne è esentato. Si potrebbe pensare ad un virus di cui alcuni siano portatori sani e altri no, e che quindi ne manifestano i sintomi in tutti i modi conosciuti.
Ma cosa dire della discriminazione dei neri verso i loro connazionali e di quella degli africani contro altri africani?
L’ultimo episodio arriva dall’Algeria, precisamente dal contest Miss Algeria che quest’anno è stato vinto da Khadija Ben Hammou il 5 gennaio 2019. Khadija è la prima donna di pelle scura ad aver vinto il contest e la sua vittoria è stata fonte di attacchi razzisti ed insulti sui social.

Le persone, che si fanno giudici di tutto e tutti attraverso i social, hanno contestato la sua vittoria e quindi la scelta dei giudici, a causa del colore della sua pelle e dei suoi tratti troppo caratteristici dell’Africa subsahariana. C’erano quelli che hanno criticato la sua bellezza, definendola mascolina e somigliante al calciatore Pogba e altri che pur definendosi non razzisti hanno criticato la sua bellezza, il colore della sua pelle, i suoi cappelli e persino il suo peso. Se da una parte molti le hanno fatto critiche pesantemente negative, dall’altra parte ci sono stati quelli che hanno apprezzato la diversità delle concorrenti e si sono complimentati con Khadija.

Khadija viene da Adrar, nel sud del paese e nonostante gli attacchi ed insulti, la sua vittoria la rende rappresentante dello stato Algerino a Miss Mondo.
Niamke N. Lynda

Lynda Niamke

Dottoressa in Lingue e culture per l’editoria e in Giornalismo e cultura editoriale, Lynda è nata in Costa d'Avorio da madre ivoriana e padre ghanese. Trasferitasi in Italia all'età di 8 anni, vi ha seguito tutta la sua formazione scolastica. Il suo amore per l'Africa, le ha fatto decidere di fare un'esperienza in Ghana, dove ha perfezionato quelle che sono le sue conoscenze e competenze orali e tecniche nell'ambito del giornalismo.

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