Conosciuto come uno dei più bravi e famosi scrittori francesi Alain Mabanckou (critico d’arte e letteratura, romanziere, poeta, saggista congolese) ha superato i confini delle opere letterarie con il suo spirito pungente, la sua acuta satira e i suoi commenti pungenti in varie tematiche africane tra cui anche l’immigrazione in Francia. Per l’#AfroBook di oggi vi proponiamo uno dei suoi romanzi più apprezzati dalla stampa, dalla critica e dai lettori, Verre Cassé (Pezzi di vetro). Romanzo comico che tratta di un ex insegnante congolese e delle sue interazioni con i clienti di Jip, un bar del quartiere. L’insegnante non è un siderologo (astronomo) ma bensì un “sederologo” cioè lo scienziato in grado di determinare il carattere e la personalità delle passanti attraverso uno studio attento di come dimenano il sedere. Le discussioni quasi ossessive dei personaggi riuniti al Jip riguardano le condizioni di vita dei rifugiati, i soprusi compiuti dai colonizzatori, le spogliazioni delle materie prime e la riduzione alla servitù degli autoctoni. Come rimediare a queste ingiustizie? I sans papier dovrebbero sposare le francesi e mettere al mondo bambini “caffelatte”. Ma colpo di scena l’ex insegnante è sposato con una ragazza talmente “nera” da essersi guadagnato il nomignolo di “Colore d’origine” e questo diventerà la sua croce.
Broken glass , Pezzi di vetro , Verre cassé