• Mar. Feb 18th, 2025

FARAFINA'S VOICE

"La cultura non fa le persone. Sono le persone a fare la cultura. Il razzismo non dovrebbe esistere, però non vinci un biscotto se lo combatti" - Chimamanda Ngozie Adichie

Secondo e ultimo romanzo della scrittrice senegalese Mariama Bâ, la sposa bianca di Ousmane (un chant écarlate) è stato pubblicato nel 1980 a titolo postumo.

Ousmane, giovane studente senegalese, figlio di un ex fuciliere africano che ha combattuto per la Francia durante la guerra mondiale, orgoglioso delle sue tradizioni, si innamora di Mireille, figlia di un aristocratico francese razzista. In un lontano 1960, questo amore è impossibile sia in Africa, che in Europa. Ma i due ragazzi idealisti credono di poter vivere il loro amore ignorando le barriere culturali. Si sposano all’insaputa dei loro genitori, non senza che Ousmane desse le sue condizioni a Mireille: la conversione all’Islam, la vita a Dakar e sua madre. Tutte condizioni che Mireille accetta senza minimamente pensare che il suo problema più grosso sarebbe stata la madre: Yaye Khady. Un’analfabeta morbosamente attaccata al figlio, alle tradizioni e all’apparire. All’inizio del racconto, i due protagonisti sono eroi, due innamorati pronti a tutto per stare insieme. Man mano, si scopre la vera faccia di Ousmane: chi è veramente? un manipolatore o un manipolato? Un bugiardo o un indeciso?

Con questa fantastica opera, Mariama Bâ affronta tematiche come il matrimonio misto, la poligamia, il ruolo della donna nella società africana, il rapporto suocera-nuora in Africa e i conflitti tra culture. Un vero capolavoro!

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