Penso che la prima volta di un africano nel prendere il taxi in Europa sia un’esperienza traumatica. Io, quella volta, ho preso il telefono, ho composto un numero, ho comunicato la via in cui mi trovavo e ho aspettato i famigerati 10 minuti. Già questa era una cosa strana. Chiamare per un taxi? E quando mai? In Costa d’Avorio e in buona parte dell’Africa occidentale, il taxi non si chiama; Il taxi si ferma, un po’ come a New York. Dico un po’ come a New York perché il resto dell’avventura è completamente diversa.
In Costa d’Avorio, esistono tre grandi tipi di taxi: il Taxi-compteur, il Wòrò-wòrò (usato, vecchio in nouchi) e il Taxi brousse.
Il Taxi-compteur (taxi-contatore) è un taxi intercomunale che è autorizzato a trasportare passeggeri nell’insieme dei comuni della capitale. Risulta essere l’unico mezzo di trasporto pubblico pagato a chilometraggio e non a corsa. Il Taxi-contatore è chiamato il taxi dei burocrati perché risulta essere poco conviene per i lavoratori che percepiscono lo stipendio minimo. Il veicolo è di color arancione lucido.
Il Wòrò-wòrò è il mezzo di trasporto preferito dagli abigianesi (abitanti della capitale economica ivoriana). Circola in un solo comune e costa poco perché è collettivo. Lo scopo principale dell’autista è fatturare. Quindi scordatevi di poter raggiungere la vostra meta in totale solitudine e tranquillità. Il taxi non può girare a vuoto e quindi verranno fatti salire il massimo di passeggeri lungo il tragitto. La particolarità di questi taxi è l’autista impiccione. Non provate a fare una chiamata durante il viaggio se non volete sentire il suo parere. Anche se certe volte, è molto di aiuto. Per quanto riguarda il costo, vi basterà dare il punto di riferimento della vostra fermata al tassista per sapere quanto pagherete a fine corsa. La cosa bella del Wòrò-wòrò è che si può contrattare il prezzo della corsa. Non è fantastico? Il colore del veicolo varia a seconda del comune.
Il Taxi brousse (taxi savana) trasporta persone fuori città, principalmente nei villaggi. Viene adoperato dalla classe più bassa del paese per tornare dalle famiglie: le domestiche, i facchini ambulanti e altri lavoratori che sono al di sotto dello stipendio minimo. Infatti i taxi savana sono spesso in cattivo stato, con ferraglia sporgente che può ferire la pelle. In più, sono sempre sovraccarichi di persone, bagagli e bestiame. Di fronte a una clientela povera e considerando che la maggior parte degli autisti provengano dalla classe povera, e quindi incapaci di investire tanti soldi nella loro attività, il principio è di ridurre al minimo i costi e di sfruttare al massimo il veicolo.
Un nuovo tipo di taxi sorto nell’ultimo decennio nel nord dello stato è la moto-taxi. Come lo indica il nome, si tratta di un taxi a due ruote, un mezzo che esisteva già dal vicino Burkina Faso e in Camerun. Se la regola vuole solo due persone sulla moto (l’autista e il passeggero), la moto-taxi trasporta anche quattro persone.
Quindi finendo di raccontare la mia avventura, dopo neanche 10 minuti di attesa, il taxi è arrivato. L’autista mi ha aiutato a mettere i bagagli nel baule e sono salita nel retro. Abbiamo percorso quei 5-10 chilometri in un noiosissimo silenzio. Arrivati a destinazione, mi ha detto che dovevo pagare 13 euro. 13 euro?? Cioè 8500 franchi? Ma stiamo scherzando? La corsa in Wòrò-wòrò costa 500 franchi (circa 80 centesimi), salgono altre persone e quindi si fa conversazione. Conosco una coppia che si è incontrata su un taxi. Oggi, sono sposati con una figlia. Guardate, quasi quasi, mi va anche bene caricare i miei bagagli da sola, condividere il posto davanti con un altro passeggero e sentire la mia vita giudicata.