Le trecce sono un’espressione artistica di bellezza che appartiene alla cultura africana dall’inizio dei tempi e che si è poi diffusa in tutto il mondo conseguentemente alla globalizzazione. Ci sono sculture risalenti al 500 a.C. e dei geroglifici datati 1000 anni fa che testimoniano la storia delle trecce e che mostrano come la popolazione africana abbia sempre dato importanza e attenzione ai loro capelli, non a caso infatti alcune trecce sono state scolpite sulla nuca della sfinge.
Qual è la storia dei cornrows? Durante la tratta degli schiavi africani verso le colonie americane nel 16°secolo, moltissimi non sapevano leggere né scrivere e laddove lo fossero, se venivano beccati a scrivere dei messaggi, venivano duramente puniti. Dunque il modo che avevano per comunicare era costituito appunto dai cornrows, le trecce. Queste trecce non solo fungevano da mezzo di comunicazione, ma erano anche una mappa: le intricate righe tracciate sul capo erano i percorsi che gli schiavi affrontavano quando venivano rastrellati.
L’idea di usare le trecce in questo modo venne a Benkos Bioho re africano di Bioho, l’attuale Guinea-Bissau che venne catturato dai commercianti di schiavi portoghese e venduto a vari uomini in Sudamerica. Fuggito dal porto degli schiavi di Cartagena con altri uomini fondò San Basileo de Palenque, l’allora “Villaggio dei maroon”, il primo villaggio libero delle Americhe nel 1713.
Visto che gli schiavi erano privati di tutto, le madri per scongiurare la fame delle figlie qualora venissero catturate o vendute nella tratta, usavano intrecciare tra i cornrows chicchi di semi vari (riso per lo più) che poi sarebbero stati piantati nei momenti di necessità.
Nel 1786 venne proibito alle donne discendenti degli africani di mostrare i capelli in pubblico, con la Tignon law, una legge che imponeva alle donne nere di mettersi un copricapo; da cui l’hairwrap con lo chignon frontale, usati dalle schiave affrancate della Louisiana. Da questo editto le donne non si disperarono anzi fecero di questo banno una moda: iniziarono ad indossare bellissimi e coloratissimi tignon per coprire i loro ricci naturali, ricoprendoli con fiocchi ed elastici colorati per esaltare ed accentuare di più la loro bellezza.
Con la modernità, i cornrow come ogni donna afro sa, sono un’ottimo stile protettivo laddove non si ha tempo per occuparsi sempre dei capelli, ma nella società americana è stato etichettato come uno stile del ghetto, un modo rozzo e non professionale di portare i capelli fino a quando con il fenomeno di appropriazione culturale pure le celebrità caucasiche hanno iniziato a portarle.