Cresciuta in Irlanda con una madre irlandese e un padre nigeriano, Emma Dabiri ha passato la vita a sentirsi come un abominio i cui grossi e crespi cappelli afro fossero un grave problema da risolvere.
In Twisted, romanzo a tratti autobiografico la Dabiri descrive i primi sforzi per mascherare i suoi veri capelli per potersi omologare e assimilare alla società; esplora la storia dei capelli neri dalle tradizionali acconciature africane all’uso di dolorose “carte di cotone” per pettinare i capelli dei bambini schiavi nell’America dell’800 fino all’ascesa dei prodotti chimici per lisciare i capelli e schiarire la pelle nei primi anni del 1900. La Dabiri esamina anche la mascolinità nera attraverso l’obiettivo di un “rap di alto profilo” tra Drake e Pusha T, documenta l’appropriazione culturale di artisti bianchi tra cui Fred Astaire e Madonna, e rivisita una campagna pubblicitaria del 2017 che utilizzava il linguaggio della lotta del superamento delle avversità per commercializzare prodotti per capelli naturali alle donne bianche.
La particolarità di questa scrittrice, che nasce come corrispondente della BBC, è che dalla sua storia personale riesce ad intrecciare ed esplorare la Storia dei neri e della diaspora africana attraverso i cambi epocali negli atteggiamenti verso i capelli afro.