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FARAFINA'S VOICE

"La cultura non fa le persone. Sono le persone a fare la cultura. Il razzismo non dovrebbe esistere, però non vinci un biscotto se lo combatti" - Chimamanda Ngozie Adichie

Oggi, ho deciso di parlare di Anton Wilhelm Amo poiché Google gli ha dedicato un doodle qualche giorno fa. Per chi non sapesse cos’è un doodle, è una versione animata e modificata del logo di Google che viene visualizzata sulla home page in occasione di particolari eventi, festività, ricorrenze o come in questo caso, per onorare un personaggio importante. Infatti, proprio il 10 ottobre del 1730, Anton Wilhelm Amo conseguiva l’equivalente di un dottorato in filosofia presso l’Università di Wittenberg.

Doodle di Anton Wilhelm Amo – 10 ottobre 2020

Nato a Awukena nel 1703, Anton Wilhelm Amo apparteneva al gruppo etnico Nzema e alla tribù degli Akan (Ghana). Venne ridotto in schiavitù dalla Compagnia olandese delle Indie occidentali (Geoctroyeerde Westindische Compagnie o GWC) nel 1707 e offerto come regalo a Anton Ulrich, duca di Brunswick-Wolfenbuttel. Sembra che questo gesto sia stato motivato dalle buone relazioni che il duca aveva con la compagnia. Così, Amo venne battezzato il 29 luglio 1707 e menzionato per la prima volta nei registri della Cappella di Brunswick-WolfenButtel.

L’infanzia di Amo è sconosciuta. Sembra però che abbia ricevuto un’educazione solida. I registri finanziari del castello lo confermano con la presenza di due doni a nome di Amo negli anni 1716/17 e 1919/21 e sembrerebbe che fossero serviti a finanziare la sua istruzione. Non si sa con certezza perché venne istruito a differenza di altri schiavi, ma alcuni autori suggeriscono che i suoi padroni abbiano voluto seguire l’esempio di Abram Gannival, schiavo nero portato in Russia e diventato maggior generale del Genio militare.

Placca commemorativa di Anton Wilhelm Amo nel cortile dell’Università di Wittenberg

Nel 1727, Amo venne immatricolato al collegio di Filosofia e di scienze umane dell’Università di Halle. Ottenne una laurea in legge nel 1729 dopo una tesi sui diritti dei Neri in Europa, intitolato Dissertatio Inauguralis De Jure Maurorum in Europa (Diritti dei Mori in Europa). Dal 2 settembre 1730, iniziò a studiare logica, metafisica, fisiologia, storia, teologia e medicina all’Università di Wittenberg. Si perfezionò in sei lingue: inglese, francese, olandese, latino, greco e tedesco. Nel 1734, sostenne la sua tesi intitolata De Humanae mentis apatheia (Sull’apatia della mente umana), diventando il primo dottore africano in lettere e filosofia in Europa.

Nel 1736, tornò all’Università di Halle dove venne nominato professore. Nel 1738, pubblicò Trattato sull’arte della filosofia sobria e accurata dove sviluppò un’epistemologia empirica tale quelle di John Locke e di David Hume. Nel 1740, ricevette una cattedra di filosofia all’Università di Iena dove insegnò fino al 1747. Nel 1751, ritornò in Africa perché il contesto politico e sociale, in Europa, non era dei più favorevoli. Visse fino alla sua morte, nel 1784, nella Costa d’Oro (attuale Ghana), il suo paese di nascita dove lavorò come orefice.

Anton Wilhelm Amo

Il contesto razzista in Europa, ha influenzato la vita del filosofo. Infatti la sua figura ha avuto un valore molto simbolico poiché ha sempre difeso i diritti dei Neri discutendo della questione della schiavitù e della libertà dei Neri viventi in Europa. Firmava tutte le sue pubblicazioni con Afer, ovvero “colui che viene dall’Africa” in latino.

La sua famiglia padrona provò a farlo maritare negli anni 1730 senza successo per via della sua razza. Negli anni 1740, la sua famiglia si allontanò da lui. Si suppone quindi che la salita del razzismo, il periodo politico turbato e la perdita della protezione del duca siano i fattori che lo abbiano spinto a tornare in Ghana.

Di Andress Kouakou

Dottoressa in Mediazione linguistica e in Giornalismo e cultura editoriale, Andress Kouakou è nata in Costa d'Avorio dove ha trascorso una parte della sua adolescenza. Si è poi trasferita in Italia, all'età di 14 anni tramite ricongiungimento famigliare, dove ha proseguito la sua formazione scolastica. Prima di abbracciare il sogno delle parole, aveva scelto l'ambito meccanico nel quale ha conseguito il diploma. Un perito meccanico che sceglie le lingue, possiamo dire che la sua è una vera e propria riconversione ;) Ha così concluso il suo percorso universitario con un tirocinio a Parigi in una web radio dove ha acquisito competenze orali e tecniche.

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