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“La sorridente costa dell’Africa”: lo stato più piccolo del continente

C’è uno stato africano che è così piccolo che si può attraversare da un’estremità all’altra in soli 6 ore di macchina. È cosi piccolo che una leggenda locale dice che se si starnutisce tanto forte si può essere sentiti oltre i confini. Questo è Il Gambia, noto come “La sorridente costa dell’Africa”.

Con una popolazione di circa 2.4 milioni di persone, la Repubblica del Gambia è il più piccolo stato dell’Africa occidentale. Con una superficie totale di circa 11.300 kilometri quadrati, lo stato è pressoche più grande della regione Abruzzo in Italia. Quasi totalmente inglobato nello stato del Senegal, Il Gambia è letteralmente una striscia di terra che confina solo ad ovest con il mar Atlantico, dove sfoccia l’omonimo fiume.

Ex colonia britannica dalla quale partivano le navi negriere, Il Gambia ottiene la sua indipendenza il 18 febbraio 1965 ma rimane membro del Commonwealth britannico fino al 2 ottobre 2013 quando, l’allora presidente Yahya Jammeh ritirò la nazione dall’organizzazione.

La Repubblica del Gambia è uno stato a maggioranza islamica e la sua economia si basa prevalentemente sull’agricoltura grazie al terreno fertile, sulla pesca e sul turismo; abbondano infatti coltivazioni di arachidi, riso, miglio mentre i turisti amano le sue spiagge e la sua natura selvaggia. La ricca fauna selvatica comprende scimmie, leopardi, ippopotami, iene e 500 specie di uccelli tra cui alcuni rari; mentre dalla capitale Banjul si possono raggiungere le tranquille spiagge di Sanyang e Bijilo o quelle più frequentate di Kololi e Kota.

Il clima tropicale è caratterizzato due stagioni che si alternano: la stagione della pioggia (da giugno a novembre) e quella secca (da novembre a maggio).

Quello che quasi nessuno sa è che Il Gambia e il Senegal erano una volta uno stato unico, chiamato Senegambia. Era una confederazione nata il 1° febbraio del 1982 con l’obiettivo di promuovere la cooperazione tra i due stati. Quest’unione è durata solo per 7 anni: il 30 settembre del 1989, il Senegal scioglie l’unione tra i due a causa della relutanza del Gambia ad una maggior integrazione.

I tentativi di unione tra i due stati partono però da molto lontano. Già nel 1700 Francia e Gran Bretagna iniziarono a lottare per il controllo dell’area che era un’importantissimo snodo per il traffico umano tra Europa e Stati Uniti. La lotta tra i due venne risolta con il famoso Trattato di versailles del 1783 che sancì l’attuale divisione del territorio: L’attuale Senegal alla Francia e Il Gambia al Rego unito. Dunque Il Gambia può essere considerato “un’enclave” anglofono all’interno del Senegal francofono.

Di Lynda Niamke

Dottoressa in Lingue e culture per l’editoria e in Giornalismo e cultura editoriale. Nata in Costa d'Avorio trasferitasi in Italia all'età di 8 anni, vi ha seguito tutta la sua formazione scolastica. L' amore per l'Africa, la port a fare un'esperienza in Ghana, dove perfeziona quelle che sono le sue conoscenze e competenze orali e tecniche nell'ambito del giornalismo.

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